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Visualizzazione dei post da 2014

Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate, ma non solo

Voglio mettere subito in chiaro una cosa: questa non sarà una recensione, sarà una sperticata ed imbarazzante lettera d'amore. È altresì necessario che specifichi subito che parlerò de Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate e che, pur non entrando troppo nel dettaglio, qualche spoiler potrebbe sfuggire. Pertanto se non volete sapere nulla di quello che vedrete in quelle due ore e mezza, vi consiglio di non continuare la lettura per il momento. Let me not to the marriage of true minds Admit impediments. Love is not love Which alters when it alteration finds, Or bends with the remover to remove: O no; it is an ever-fixed mark, That looks on tempests, and is never shaken; It is the star to every wandering bark, Whose worth's unknown, although his height be taken. Love's not Time's fool, though rosy lips and cheeks Within his bending sickle's compass come; Love alters not with his brief hours and weeks, But bears it out even to the edge of doom. If this b...

Fermata d'autobus

L'orizzonte continua ad essere sgombro da mezzi pubblici nonostante il suo scrutare spazientito. Sbuffa lievemente: sta aspettando il pullman da almeno un quarto d'ora. Probabilmente è passato proprio pochi minuti prima che lei raggiungesse la fermata. Arriverà sicuramente in ritardo a lezione, tutti i posti a sedere saranno occupati e sarà costretta a sedersi per terra, cercando senza successo di bilanciare il quaderno su un ginocchio. Il miglior modo possibile di iniziare una settimana. Le poche macchine che passano sembrano quasi prendersi gioco di lei nella loro noncuranza. Lancia occhiate di fuoco agli incauti passeggeri che, distrattamente, si voltano a guardarla. Non sa nemmeno perché se la prende con loro: sarà odio di classe, chi lo sa. Non ha niente altro da fare: ha dimenticato il libro che sta leggendo sul tavolo della cucina ed è sicura che se tornasse indietro a prenderlo il maledetto ammasso di ferraglia male avvitato sfreccerebbe davanti al suo naso. Un quart...

La noia del sabato sera

Il sentimento più diffuso del sabato sera è la noia. La ragazza seduta sul divanetto più lontano dalla pista da ballo sorride di sottecchi, tira fuori lo smartphone e twitta immediatamente l'aforisma appena pensato: non finirà su Facebook perché lì lo leggerebbero anche gli amici con cui è uscita questa sera. Il locale è semplicemente brutto: un quadrato di cemento nella periferia della città, senza neppure una finestra. Gli arredamenti kitsch cozzano tremendamente con le pareti spoglie, una mera illusione di ricchezza ed esclusività. Se lei ed il suo gruppo fossero entrati in un qualunque altro locale in qualunque altra periferia del paese, nulla sarebbe stato sensibilmente diverso, neppure il terrificante ed assordante impianto audio che le sta massacrando i timpani. Per quanto le è possibile, considerato il volume, non sta più prestando attenzione alla musica: sempre le stesse dieci canzoni di stagione che ha sentito milioni di volte in altri locali, remixate senza fantasia d...