The One I Love è il tipo di film che
andrebbe guardato non conoscendo nulla della trama. L’incipit
dell’opera di esordio di Charlie McDowell – figlio di Malcolm
McDowell, il volto cinematografico di Alex DeLarge in Arancia
meccanica (A Clockwork Orange, Stanley Kubrick, 1971) – è dimesso,
addirittura scarno: una giovane coppia in crisi si rivolge ad uno
psicologo per iniziare un percorso di terapia di coppia. L’uomo,
dopo alcune sedute, propone loro di passare un week-end in una sua
tenuta, assicurando loro che torneranno rigenerati e più uniti che
mai. La grande villa, provvista anche di casa per gli ospiti, non è
però soltanto un luogo ameno immerso nel verde.
mercoledì 28 settembre 2016
domenica 25 settembre 2016
Star Wars Rebels, la seconda stagione
Dopo cinque stagioni e mezza di Star
Wars: The Clone Wars (qui, qui e qui la mia recensione) e una di Star
Wars Rebels (ne parlavamo qui), appare chiaro come a Dave Filoni
piaccia sviluppare i suoi personaggi con calma, prendersi il tempo di
intessere relazioni, creare contese, chiarire punti di vista. Una
volta che l'insieme dei soggetti in gioco sarà abbastanza ampio sarà
possibile creare intrecci più complessi, anche in virtù degli
eventi passati di cui siamo a conoscenza. La seconda stagione di Star
Wars Rebels inizia cambiando radicalmente le carte in tavola: nel
doppio episodio di apertura The Siege of Lothal il gruppo di ribelli
capitanato da Hera e Kanan si trova costretto ad abbandonare il
pianeta che fino a quel momento era stato la loro base a causa di un
violentissimo attacco imperiale, orchestrato nientedimeno che da
Darth Vader, per nulla snaturato – come si poteva giustamente
temere – ma invece crudele, feroce e spietato, doppiato come sempre da James Earl Jones. Il signore dei Sith
infliggerà un durissimo colpo alla embrionale Ribellione e ad Ezra e
Kanan, non in grado, ovviamente, di avere la meglio su di lui in
duello. L'equipaggio della Ghost entrerà quindi a fare parte a tutti
gli effetti della piccola flotta del comandante Sato, e ben presto
emergerà la necessità di trovare una base dove nascondere mezzi,
piloti e militanti.
sabato 24 settembre 2016
Star Wars Rebels, la prima stagione
La vendita della Lucasfilm alla Disney nell'ottobre 2012 ha fatto, creativamente, parecchie vittime: qualche videogioco, tra cui uno su Boba Fett e i cacciatori di taglie particolarmente atteso, le serie a fumetti pubblicate dalla Dark Horse (la licenza è infatti passata alla Marvel nel 2015) e, soprattutto, la serie animata Star Wars: The Clone Wars, portata avanti dal 2008 da un team di artisti capeggiati dal supervising director Dave Filoni con la frequente collaborazione del creatore originale della serie, George Lucas. Il motivo dell'interruzione – talmente improvvisa da non permettere il completamento della sesta stagione, poi rilasciata incompleta su Netflix nel 2014 – è di natura economica: la Disney, infatti, non aveva nessuna intenzione di spendere risorse per produrre una serie che sarebbe poi andata in onda su Cartoon Network, suo concorrente nel campo della televisione per ragazzi americana, che deteneva i diritti di distribuzione. Tuttavia Star Wars: The Clone Wars si è rivelata, nel tempo, un'opera di ottima qualità (ne abbiamo parlato in una serie di post, che trovate qui linkati: primo, secondo e terzo) e pertanto la società ha deciso di spostare quasi immediatamente i talenti coinvolti su un'altra serie animata, anch'essa in grafica computerizzata, che andasse ad esplorare il periodo di poco precedente ad Una nuova speranza: Star Wars Rebels, di cui parliamo oggi.
giovedì 15 settembre 2016
Note su Better Call Saul: Jimmy e Saul
L’avvocato Saul
Goodman è un esperto marinaio nelle acque criminali del New Mexico,
il mecenate di una piccola tribù di questuanti ai limiti della
società; l’avvocato James McGill, invece, è un pesce fuor d’acqua
che tenta di infilarsi in un ambiente che non fa per lui, nella
speranza di guadagnarsi il rispetto di un fratello che non l’ha mai
davvero apprezzato. Queste due facce della stessa personalità, però,
condividono qualcosa: l’atmosfera dei luoghi che fanno da sfondo
alla loro esistenza. Strade periferiche, cemento pieno di crepe,
parcheggi dalle linee sbiadite, uffici banali, tavole calde di
provincia, fast-food dall’arredamento kitsch. Le ariose stanze
degli studi legali che appaiono in Better Call Saul, o la residenza
degli Schwartz in Breaking Bad, sembrano elementi alieni all’interno
di un tale panorama.
giovedì 1 settembre 2016
The Witch (The VVitch: A New-England Folktale, Robert Eggers, 2015)
Nell'America del XVII secolo una
famiglia di coloni inglesi è costretta ad allontanarsi dalla
comunità a causa dei contrasti tra le autorità e il capofamiglia,
che professa una versione severissima della religione cristiana.
Oltrepassata la recinzione di assi di legno che delimita il confine
tra la civiltà e la natura selvaggia, dovranno immergersi in
quest'ultima, lavorando duramente ed affidandosi al volere divino. Un
avvenimento terribile, però, segnerà l'inizio di una discesa nel
sospetto, nella follia e nella violenza.
Robert Eggers, nativo del New England,
affascinato durante gli anni dell'adolescenza dalla storia della
vicina Salem e dai suoi Halloween pieni di finte streghe, scrive e
dirige un film in cui la magia nera esiste in virtù del fatto che in
quei tempi ed in quei luoghi si credeva ciecamente alla sua esistenza
tanto quanto a quella di paradiso ed inferno.
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