giovedì 17 marzo 2016

Il risveglio della Forza: Kylo Ren

Il protagonista di oggi del nostro approfondimento sui personaggi di Star Wars: Il risveglio della Forza è di tutto rispetto: sulla figura di Kylo Ren si è incentrato, infatti, gran parte del dibattito intorno al film, e qui su She's Overbored provo a fare il punto della situazione. Buona lettura! 

Lato oscuro 


Kylo Ren (Adam Driver)




Con l'eccezione di Darth Vader e in parte di Asajj Ventress, gli antagonisti in Star Wars sono sempre stati piuttosto monolitici: la loro conversione al male aveva avuto luogo molto prima degli eventi mostrati, e la loro posizione era quella di temibili avversari senza rimorsi né esitazioni. Kylo Ren è invece piuttosto combattuto: si è volto al lato oscuro, ma sente comunque il richiamo della luce, il che ribalta specularmente la tentazione che avevano affrontato sia Luke sia Anakin. Proprio suo nonno è il modello a cui si ispira, e che teme di non poter mai eguagliare. Ritiene, insieme al leader supremo Snoke, che il ritorno di Darth Vader al bene sia stato un errore, una debolezza a cui pensa di dover resistere. Un dialogo tra Leia e Han, i suoi genitori, ci permette di conoscere qualche dettaglio in più sul suo passato: apparentemente la madre ha voluto che Ben (questo il suo vero nome, probabilmente in onore del maestro Jedi Obi-Wan Kenobi) venisse istruito da suo zio, Luke, proprio perché sentiva in lui una tendenza al lato oscuro, qualcosa che lo avvicinava pericolosamente al Sith che suo nonno aveva finito per diventare. L'addestramento ha avuto però un esito tragico: Ben, assunto il nome di Kylo Ren, ha ucciso tutti gli allievi dello zio e si è dichiarato apprendista del misterioso essere alla testa del Primo ordine, mettendosi all'inseguimento dell'ombra di Vader, il casco bruciato del quale porta con sé alla maniera di una reliquia


Tuttavia, se l'apprendista di Palpatine era un essere freddo, spietato e controllato (almeno dopo la morte di Padmé) come dimostrano i suoi drastici metodi disciplinari nei confronti degli ufficiali in Una nuova speranza e ne L'Impero colpisce ancora, Kylo Ren è molto più instabile, forse anche a causa delle frustrazioni generate da un impossibile confronto. Spesso, quando qualcosa va storto, l'uomo che una volta si chiamava Ben si lascia andare a drammatici scoppi d'ira in cui distrugge tutto quello che trova a portata di spada laser con una brutalità incontrollata del tutto aliena all'uomo-macchina che idolatra. Anche in combattimento le sue movenze hanno qualcosa di barbaro e furioso, e nel momento in cui Rey, durante lo scontro finale, inizia a colpirlo, barcolla ricordando una bestia ferita. La sua stessa arma, del resto, ha qualcosa di selvaggio, non è rifinita ma approssimativa e primitiva, il cristallo all'interno, fratturato, emette un raggio disordinato e potente. 


Nel tentativo di liberarsi dalla tentazione del bene, Kylo Ren uccide suo padre in una scena tutta giocata sull'uso della luce rossa e azzurra: Han, infatti, è colpito alle spalle da quest'ultima che, coperta dal suo corpo, arriva solo attraverso un sottile spiraglio sul volto di suo figlio, altrimenti immerso nei sanguigni raggi delle luci scarlatte disposte ai lati del ponte. Un attimo prima che Ben colpisca suo padre il sole smette di brillare e l'unica luce che rimane è quella rossa, a simboleggiare, io credo, la morte di ciò che c'era di buono in lui. Il parricidio che commette, secondo la sceneggiatura del film, lo indebolisce invece di renderlo più forte, e il figlio osserva attonito, forse pieno di raccapriccio per se stesso, l'ultimo gesto del proprio genitore. Così facendo, ad ogni modo, Ben Solo compie ciò che nessuno nella sua famiglia era riuscito a fare prima di lui: né Luke né Darth Vader, infatti, erano stati in grado di decidere di uccidersi l'un l'altro, a causa del loro legame di sangue.


Si è fatto un gran parlare del volto di Adam Driver, che presta le sembianze a Ben Solo: io ho apprezzato la scelta. È vero, il momento in cui finalmente si toglie la maschera è anticlimatico, ma credo che sia del tutto voluto. Sotto questa inquietante e possente figura dalla voce metallica c'è soltanto un ragazzo alla ricerca di un'identità, che crede di aver trovato aggrappandosi alla tragica storia del nonno e che, sembrerebbe di capire dal dialogo con Rey, porta rancore nei confronti del proprio padre. Anche il contrasto tra la sua fisicità imponente (l'attore è alto circa un metro e novanta) e il suo volto, sghembo ma non semplicemente cupo, forse addirittura gentile, penso vada in questa direzione. L'intenzione di J.J. Abrams per Il risveglio della Forza era proporre un percorso di formazione non solo per gli eroi, ma anche per l'antagonista. Osservando il viso di Kylo Ren nei primi piani si può notare come ci sia sempre un qualche movimento, un piccolo muscolo contratto, un guizzo vicino agli occhi o attorno alla bocca: un tormento interiore impossibile da contenere, e che, teoricamente, l'omicidio del proprio padre avrebbe dovuto azzerare, cementando il suo rapporto con il lato oscuro. Ci sarà davvero riuscito?


Probabilità di ritorno: altissima. Dopo essere stato colpito da un poderoso colpo della balestra di Chewbacca ed essere stato ferito alla spalla da Finn durante il loro duello, Rey lo attacca più volte e lo sfigura (involontariamente avvicinandolo in parte al suo modello). Supponiamo che Hux sia riuscito a recuperarlo e a portarlo dal leader supremo Snoke, che ha intenzione di completare il suo addestramento. Il nemico che ci troveremo davanti nell'ottavo episodio sarà in qualche modo diverso da quello che abbiamo conosciuto. C'è ancora della luce dentro di lui? Quando e come si troverà nuovamente di fronte a Rey? Sapremo mai quali sono stati gli eventi e le motivazioni che hanno portato alla fine dell'accademia di Luke, e perché Ben è passato al lato oscuro? 

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Lato chiaro 


Rey 

Lato oscuro


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