Alien: riflessioni sul concetto di sequel

Non mi ritengo una spettatrice particolarmente severa, anzi, su alcune cose sono molto tollerante. Ho sufficiente fantasia per collegare in modo sensato i punti di una sceneggiatura un po’ lacunosa e accetto di buon grado qualche forzatura fantasiosa, se necessaria al proseguimento di una bella storia. Per esempio, trovo che la trilogia prequel di Star Wars , nonostante tutti i suoi grossi difetti, abbia anche dei grandi lati positivi, e credo di essere una dei pochissimi a cui la trilogia de Lo Hobbit è perlopiù piaciuta: forse ciò è dovuto alla mia abilità nell’importantissima arte del non farsi travolgere dall’hype. Non importa quanto magnificamente mi vendano un film, quanto sbalorditivo ed accattivante sia il trailer, io non entro mai in sala aspettandomi di vedere l’ascensione della Santa Vergine in 5K 3D Dolby ATMOS e diretta da infallibile mano divina. So bene che quelli dietro la macchina da presa, nonostante tutto, sono solo esseri umani con tutti i loro difetti e le lo...