martedì 24 novembre 2020

Scherzi del destino: La casa di Jack (The House That Jack Built, Lars Von Trier, 2018)

 

«La scelta è tua», afferma Virgilio (Bruno Ganz) accomiatandosi dal protagonista Jack (Matt Dillon), il freddo e spietato serial killer che ha accompagnato fino al fondo dell’Inferno, ingaggiando con lui una discussione che si dipana per tutto il film. Tale dialogo è scandito dal racconto di cinque efferati omicidi, scelti tra i molti compiuti nell’ossessiva ricerca di un’artistica e gelida perfezione da raggiungersi attraverso l’utilizzo di un’umanità che, una volta privata della vita, non è altro che materiale plasmabile; in questa idea è presente, in un certo senso, un rovesciamento blasfemo del tocco divino che genera la vita. 

lunedì 23 novembre 2020

The Mandalorian – Capitolo 12: L’assedio


Era del tutto prevedibile che l’incontro con Ahsoka Tano annunciato nella scorsa puntata non sarebbe avvenuto immediatamente; L’assedio (The Siege), però, non è un diversivo poco significativo per giocare ancora un po’ con l’attesa di un grande evento, ma porta avanti la trama concentrandosi sugli antagonisti, invece che sugli eroi, con rivelazioni forse ancora più interessanti di quelle precedenti.

lunedì 16 novembre 2020

The Mandalorian – Capitolo 11: L’erede

 
Mentre l’episodio rilasciato la scorsa settimana, Il passeggero, era fondamentalmente una piacevole parentesi utile a sviluppare il carattere dei personaggi, coinvolgendoli in una piccola avventura la cui conseguenza più evidente era la quasi totale distruzione della Razor Crest (e la sparizione di una manciata di uova, rotolate giù per il tratto digestivo del Bambino), L’erede (The Heiress), invece, pur essendo più breve in termini di minutaggio, fa avanzare significativamente la trama, stabilendo un forte collegamento con le serie animate.

Splatter comedy: tre consigli di visione


Anche se li si considera horror, i film splatter non sempre si pongono l’obbiettivo di spaventare i propri spettatori; esiste, infatti, un folto sottogenere che preferisce esagerare al massimo con il sangue e gli smembramenti, fino a tramutarsi in una sorta di farsa dall’umorismo nerissimo. C’è qualcosa di indubbiamente liberatorio nello sghignazzare sguaiatamente in faccia alla morte. Senza ombra di dubbio uno dei capisaldi del sottogenere è il mai troppo citato Braindead (Peter Jackson, 1992), al quale avevo dedicato un post parecchio tempo fa, e per il quale è stata coniata la definizione di splatstick (fusione di splatter e slapstick). La sua irriverente influenza continua a farsi sentire tutt’ora, e diversi sono i film che in qualche modo ne riprendono gli aspetti più evidenti e truculenti; basti pensare all’assurdo Black Sheep – Pecore assassine (ne avevamo parlato qui), anch’esso opera di depravate menti neozelandesi. Nel corso del tempo ho incontrato, un po’ per caso, altri tre interessanti esponenti della corrente, due dei quali con importanti radici nella terra dei kiwi, ed ho pensato quindi di parlarvene qui, nel caso in cui foste alla ricerca di un film in grado di soddisfare il vostro bisogno di scoprire nuovi incredibili modi di morire in maniera assolutamente ridicola.

martedì 10 novembre 2020

The Mandalorian – Capitolo 10: Il passeggero

«Filler» non è mai usato in maniera troppo lusinghiera quando si parla di serie televisive; è il termine a cui si ricorre ogniqualvolta si vuole tacciare un particolare episodio di essere superfluo nell’economia complessiva della storia. Sotto un certo punto di vista Il passeggero (The Passenger in originale) potrebbe rientrare in tale definizione; almeno al momento attuale i suoi eventi non sembrano essenziali alla trama generale. Eppure non mi sembra corretto considerarlo inutile o, peggio ancora, una perdita di tempo narrativo; se ci si libera della spasmodica necessità di arrivare alla grande rivelazione che sempre si attende dalle vicende che appassionano, ci si riesce a godere il viaggio senza concentrarsi troppo sul traguardo, e ad apprezzare ciò che si incontra lungo la strada.

lunedì 2 novembre 2020

The Mandalorian – Capitolo 9: Lo sceriffo

Se, per amore della conoscenza, si tentasse di determinare l’esatta composizione di Star Wars nel suo complesso, cercando di trovarne le componenti essenziali, si scoprirebbe che la formula è semplice soltanto in apparenza; si comprenderebbe, in realtà, quanto essa è delicata e tutt’altro che facile da ottenere senza un’ottima capacità di analisi e un abbondante affetto per la materia. Jon Favreau, che s’interessa anche di cucina oltre che di cinema, pare aver ben chiare quantità e dosi, e serve al suo affezionato pubblico un primo piatto delizioso e ben congegnato.