Due parole su Whiplash
Questo breve scritto non vuole essere una recensione di Whiplash, gran film di Damien Chazelle: una sola visione proprio non basta. Vorrei comunque scrivere due righe su un argomento che in un certo senso mi sta a cuore. Verso la fine del film mi ha colpito in particolare una scena: il protagonista si trova a riguardare un filmato della sua infanzia in cui un se stesso bambino suona entusiasta la batteria, e si commuove. A quel punto, ha già abbandonato la sua passione, diventata negli ultimi tempi un'ossessione insana grazie ai metodi severissimi dell'insegnante Terence Fletcher. Non ho potuto fare a meno di pensare che in quel preciso momento avvenga per lui una presa di coscienza: se perdi l'amore per quello che stai facendo, se smetti di divertirti anche se quello che ami ti fa dannare, resti un nevrotico guscio vuoto senza nulla da dire. L'idea che in qualunque disciplina si possa raggiungere un'utopica perfezione tramite la durezza dell'insegnamento è, p...