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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Ofelia, la disobbediente

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C'è un momento all'interno de Il labirinto del fauno ( El laberinto del fauno , Guillermo del Toro, 2006) in cui noi spettatori pensiamo che Ofelia faccia una cosa veramente stupida: disobbedisce, apparentemente in modo ingiustificato, agli ordini del fauno e prende due acini d'uva dalla tavola imbandita dell'uomo pallido, risvegliandolo dal suo sonno, rischiando la vita e provocando la morte di due fatine. Non è la prima volta nel corso del film che Ofelia sceglie di non comportarsi come le viene suggerito, più volte non ascolta le raccomandazioni della madre, ma questo episodio spicca in particolar modo: era affamata, è vero, ma perché sceglie di mangiare quei due acini quando le era stato detto chiaramente di non farlo? A prima vista questa decisione potrebbe sembrare un errore della sceneggiatura, una semplice ingenuità: in realtà è uno dei momenti in cui emerge più chiaramente il tema portante del film, che tiene uniti mondo fantastico e mondo reale. L'...

Il tallone d'Achille di Terminator

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Perché i sequel di Terminator venuti dopo Terminator 2 – Il giorno del giudizio arrancano narrativamente? Visto che ho finito gli esami e soffro di logorrea da tastiera, ho cercato di darmi delle risposte. Chiunque abbia il coraggio di leggere tutto questo papiro ha la mia ammirazione. I tre disegni che, oltre ai due fotogrammi dai primi due Terminator, accompagnano il post sono schizzi e disegni preparatori di James Cameron per il primo film e li ho trovati sulla pagina Facebook della Stan Winston School of Character Arts, che consiglio caldamente di seguire a chiunque ami il cinema e gli effetti speciali.  

Babadook (The Babadook, Jennifer Kent, 2014)

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Which connects to the idea that  The Babadook  is a horror movie, but it’s first and foremost about Amelia and Sam.  Yeah, and I understand that  The Babadook  is being sold as a horror film. Films need to be sold throughout the world, and they need to reach an appropriate audience, but, for me, I never approached this as a straight horror film. I always was drawn to the idea of grief, and the suppression of that grief, and the question of, how would that affect a person? I like stories that are heightened and have a mythical quality, which is why I didn’t just keep it in the psychological realm—it skips over into this other realm of supernatural mythology. But at the core of it, it’s about the mother and child, and their relationship. The Year's Best Horror Movie? It's This Australian Creepshow, Hands Down Esiste un longevo filone, all'interno del genere horror, fatalmente attratto dai lati oscuri del femminile: il che non dovrebbe stupirci particolarm...