Tre motivi per cui Il risveglio della Forza sarà interessante (al di là del fatto che si tratta di Star Wars)
Una piccolissima premessa: questo è il
primo di una serie di articoli su Star Wars che mi propongo di
pubblicare in occasione dell'uscita di Star Wars: Il risveglio della
Forza. Devo ancora annotarmi un piano completo di quello di cui intendo parlare, perciò,
visto che per me “non dire gatto se non ce l'hai nel sacco” è
una precisa regola di vita, non vi prometto niente. Ad ogni modo, visto che è da un bel po' che metto da parte idee, spero di scrivere parecchio e di non annoiarvi troppo.
Ammettiamolo subito: questo articolo è
poco interessante perché, come disse un illuminato commentatore su
YouTube, anche se Star Wars: Il risveglio della Forza fosse una vera
merda, sarebbe comunque della merda di Star Wars. Comunque vadano le
cose il prossimo dicembre saremo tutti schierati sulle poltrone di un
qualche cinema, pronti ad immergerci nelle vicende della solita
galassia lontana lontana sulle note della fanfara di John Williams.
Pertanto, speculazioni e chiacchiere varie prima dell'uscita del film
lasciano un po' il tempo che trovano, anche se ci piacciono
moltissimo, basta prendere in considerazione la già considerevole
lunghezza della pagina Wikipedia dedicata al film. Mettiamo, però,
che qualcuno – come la sottoscritta, manco a dirlo – sia in vena
di farsi domande senza senso, ad esempio: perché questo settimo
capitolo di Star Wars sarà particolarmente interessante da vedere,
al di là dell'ovvio fatto che appartiene ad una delle saghe
cinematografiche più amate di tutti i tempi? Mi sono venute in mente
tre possibili motivazioni, forse le più banali, anche se ce ne
potrebbero essere molte altre. Eccole a voi.
Il capitano ha abbandonato la nave
Il settimo capitolo di Star Wars sarà
il primo in cui il suo creatore, George Lucas, non sarà coinvolto in
(quasi) nessun modo; infatti, pur non dirigendo i due seguiti de Una nuova speranza, se ne occupò comunque molto da vicino: di entrambi scrisse i soggetti (e per Il ritorno dello Jedi lavorò alla sceneggiatura con Lawrence Kasdan) e supervisionò la produzione, finendo poi, dice la leggenda, per dirigere molte scene del capitolo finale della trilogia originale a causa della poca dimestichezza di Marquand nel girare film con molti effetti speciali. Se è più o meno certo che la storia del capitolo in uscita a dicembre 2015 sia ispirata ai famigerati appunti di Lucas riguardanti il seguito de
Il ritorno dello Jedi, è pur vero che pare che Lawrence Kasdan e
J.J. Abrams, tra gli altri, l'abbiano pesantemente rimaneggiata; a
questo proposito mi sembra utile rimarcare come il fatto che Lucas
abbia scelto, a suo tempo, di non dirigere né L'impero colpisce ancora né Il
ritorno dello Jedi (a causa del fortissimo esaurimento fisico e
nervoso di cui il regista soffrì durante la lavorazione del primo
film) sia stata, a posteriori, un'ottima decisione, perché ha
permesso alla saga di non legarsi indissolubilmente allo stile ed al
gusto di un unico regista. In altre saghe, come per esempio Indiana
Jones, Ritorno al futuro o la saga della Terra di mezzo, potrebbe rivelarsi molto più difficile far accettare al pubblico un ipotetico
seguito non diretto sempre dalla stessa mano che i fan,
probabilmente, vedono ormai come parte integrante ed identificativa
dell'opera.
Dai fan per i fan
J.J. Abrams e moltissimi dei
professionisti coinvolti nel progetto sono grandi fan della trilogia
originale di Star Wars: in cima alla loro letterina per i regali di
Natale ci sarà stato sicuramente, ad un certo punto della loro
infanzia, un modellino del Millennium Falcon. Non capita poi così
spesso, nonostante si sia nell'era dei remake, di vedere autentici
fan dell'opera originale al lavoro su un suo seguito, forse proprio
per la sopracitata difficoltà di certe saghe a passare il testimone.
Star Wars: Il risveglio della Forza è, tralasciando la presenza di
Lawrence Kasdan, una specie di fan-film ufficiale. Il vedere come
questo aspetto emergerà dall'opera finita potrebbe rivelarsi molto
interessante.
Il ritorno degli animatronic
J.J. Abrams ha dichiarato in più
occasioni che gli effetti speciali nel film saranno quanto più
possibile reali e presenti sul set invece che elaborati digitalmente.
Molto del materiale promozionale finora emerso si è focalizzato sul
rafforzare tali affermazioni, mostrando veri astrodroidi, veri
X-Wings, veri Millennium Falcon e vere torme di attori in costume da
alieno. Ciò è stato accolto in maniera entusiastica dai fan di Star
Wars, molti dei quali sono rimasti profondamente scottati dalla
galassia quasi interamente digitale portata sullo schermo da George
Lucas nei primi anni del duemila nella trilogia prequel, e ancor di
più dalle modifiche digitali introdotte dallo stesso Lucas
all'interno delle edizioni speciali della trilogia originale nel
1997. Quello di limitare il ricorso agli effetti speciali digitali in
favore di tecniche percepite come più realistiche è un orientamento
verso cui molti cineasti si stanno volgendo, una corrente di cui Star Wars: Il
risveglio della Forza, se in grado di mantenere le promesse finora fatte, potrebbe diventare il più illustre esponente.
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