giovedì 25 febbraio 2016

Il risveglio della Forza: Han Solo e Leia Organa

Perché non iniziare un post con una foto di Carrie Fisher che pastrugna la faccia di J.J. Abrams?

Eccoci giunti al terzo appuntamento con il nostro settimanale approfondimento dedicato ai personaggi di Star Wars: Il risveglio della Forza. Stavolta ci occupiamo di due tra i personaggi più amati della saga, lo spericolato contrabbandiere Han Solo e la tenace principessa (ora generale) Leia Organa. Sono passati poco più di trent'anni dalla dichiarazione d'amore più bella (e più telegrafica) della galassia, dal bacio scambiato nella foresta di Endor. Cosa è successo dopo, come hanno reagito i due alle terribili azioni compiute dal figlio? Come al solito, al fondo potrete trovare un elenco di tutti i post della serie, progressivamente aggiornato in modo che da uno sia possibile risalire a tutti. Buona lettura!  

Lato chiaro 


Han Solo (Harrison Ford)




La cosa più sbagliata che si sarebbe potuta fare con Han Solo sarebbe stata quella di renderlo un generale della Resistenza perfettamente inquadrato nel sistema: si sarebbe del tutto perso il fascino anarchico di un un cowboy spaziale in perenne vagabondaggio. Allo stesso modo riproporre lo stesso personaggio visto trent'anni fa, senza nessun tipo di evoluzione, sarebbe stato forse un errore e avrebbe rischiato di cadere nel ridicolo. Il contrabbandiere dall'aria vissuta che incontriamo ne Il risveglio della Forza è qualcuno che ne ha viste tante, forse addirittura troppe, e che per questo ha aggiunto alla propria aria ironica e disincantata un velo di malinconia che in alcuni momenti si intravede chiaramente. Rimangono immutate, in ogni caso, le abilità spericolate di guida e i modi bruschi. Di fronte alla caduta del figlio, Han, come Leia, si è ritratto all'interno del mondo che sentiva più famigliare, quello del contrabbando, forse alla ricerca di un'impossibile consolazione, senza mai dimenticare, tuttavia, la ex-principessa entrata nella sua vita con irruenza a bordo della Morte Nera. La scelta di ammazzare uno dei personaggi più amati dell'universo narrativo starwarsiano è stata di J.J. Abrams: Kasdan, co-sceneggiatore, aveva inizialmente pensato di farlo ricongiungere con la consorte alla fine del film, ma il regista newyorchese pensava che questo l'avrebbe reso un'affascinante zavorra, inutile per lo svolgimento successivo della trama. Gli eroi, del resto, non muoiono di vecchiaia ed è confortante pensare che la sua uscita di scena sia affidata ad un dialogo intenso, teso e ben diretto.


Probabilità di ritorno: praticamente nulla. Viene trafitto dalla spada laser di suo figlio, precipita da un ponte piuttosto alto e l'edificio in cui tutto questo accade esplode pochi attimi dopo, quasi immediatamente seguito dall'intera Base Starkiller. La morte di Han, oltretutto, è uno snodo centrale nella trama del film e nello sviluppo del personaggio di Kylo Ren, quindi ritengo che resurrezioni miracolose in stile Boba Fett o, esempio ancora più calzante, Darth Maul siano alquanto improbabili. In ogni caso, rivedremo ancora una volta al cinema il nostro contrabbandiere preferito durante gli anni della sua gioventù nello spin off a lui dedicato scritto da Lawrence e Jon Kasdan e diretto da Phil Lord e Chris Miller (i registi di The Lego Movie), con uscita programmata a maggio 2018.
 

Generale Leia Organa (Carrie Fisher)



Il generale Organa mantiene i tratti caratteriali che ci avevano fatto amare la principessa Leia: la determinazione, il coraggio, la caparbietà. Dopo la dolorosa perdita del problematico figlio, aiutato nella sua discesa verso il Lato oscuro dal leader supremo Snoke (della cui esistenza la ex-senatrice di Alderaan è a conoscenza), Leia ha profuso ancora maggiori energie nel tentativo di far realizzare ai governanti della Nuova Repubblica che la minaccia rappresentata dal Primo Ordine era del tutto realistica e per nulla paranoica (come gli eventi del film dimostrano). A causa di ciò, la sua reputazione presso i luoghi del potere ha sofferto e molti la considerano solo una guerrafondaia, mentre alcuni, credendo in lei, sostengono la Resistenza tramite donazioni private. In alcune battute del film, inoltre, si accenna ad un suo senso di colpa legato al destino del figlio: è stata lei, infatti, a spingerlo lontano dalla famiglia, inviandolo da Luke perché imparasse a controllare i suoi poteri. L'esperta politica, pur non avendo mai affinato le sue abilità nella Forza, percepiva la crescente oscurità che stava divorando Ben. Nonostante il titolo di generale, ad ogni modo, Leia è anche una donna innamorata: la relazione con Han porta evidenti i segni di un passato burrascoso e complicato, ma rimane intrisa di romanticismo e malinconia. Particolarmente struggente il momento in cui, mentre il grosso della folla si allontana dal Millennium Falcon per festeggiare la vittoria, lei si avvicina lentamente, illudendosi, forse, di poter vedere il suo amato scendere la rampa per l'ennesima volta, quando invece non lo farà mai più. Sarà impossibile, d'ora in poi, ascoltare il tema di Leia senza sentirsi un po' tristi. 


Una piccola curiosità per risollevare gli animi: la figlia di Carrie Fisher, Billie Lourd, appare all'interno della base della Resistenza, in veste di ufficiale, con un'acconciatura molto simile a quella sfoggiata dalla madre in Una nuova speranza

Billie Lourd e un droide incredibilmente stupito


Probabilità di ritorno: alta. Leia è il capo della Resistenza e la madre di Kylo Ren. Difficile dire quanto esteso sarà il suo ruolo, ma indubbiamente ricomparirà nuovamente nei prossimi capitoli, forse finendo faccia a faccia con il figlio. Rincontrerà il fratello? E come evolverà il suo rapporto con Rey?

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Lato chiaro 


Rey 

Lato oscuro


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