Fuori programma: AVANTI

Dopo molte più peripezie di quante ci saremmo mai potuti aspettare, siamo arrivati al termine del 2020. Negli ultimi anni ho riservato alle sole riflessioni cinefile questo piccolo spazio digitale, una scelta dopotutto assai ragionevole. Bisogna pur dare un obiettivo e una forma definita a un blog, non si può farne materia informe e confusa. L'altro giorno, però, mentre camminavo per strada, ho pensato che sarebbe stato bello concludere questo anno così strano tirando fuori dal cassetto un racconto scritto un anno fa e come al solito mai pubblicato, ma inviato soltanto a poche persone di fiducia, tra le quali non posso fare a meno di citare l'amico di vecchia data Andrea Calosso, che oltre a leggerlo con interesse lo ha anche corretto; colgo l'occasione per ringraziarlo. È una storia intima e un po' inquietante, nata dal bisogno di elaborare alcuni rapporti e il loro significato per me, forse addirittura un po' leziosa in certi frangenti. Avendola scritta principalm...